Un po' di storia Pesche in cucina Pesche in salute e bellezza Non tutti sanno che |
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Un po' di storia... Il Pesco deriva il proprio nome dal latino e precisamente da Persicus malus ovvero melo persiano. La pianta da frutto (Prunus persica=Amygdalus persica) appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è originaria della Cina, diffusa in altre parti dell'Asia fin da tempi molto remoti e introdotta in Europa nell'epoca romana; attualmente viene coltivata in quasi tutte le regioni a clima temperato. È un alberetto di modeste dimensioni, alto fino a ca. 6 m, con apparato radicale molto superficiale, corteccia bruno-cenerina e rami radi, divaricati, rosso-bruni. Le foglie sono lanceolate, strette, seghettate; i fiori, che sbocciano prima della comparsa delle foglie, sono ermafroditi, ascellari, pentameri, colorati in rosa più o meno intenso. I frutti (le pesche) sono drupe carnose, tondeggianti, solcate longitudinalmente da un lato, coperte da una buccia tomentosa (pesche propriamente dette) o glabra (pesche-noci o nettarine) di vario colore. La polpa è succulenta, di sapore zuccherino più o meno acidulo, di color bianco, giallo o verdastro, e contiene un nocciolo ovoidale, grosso e molto duro, solcato profondamente, racchiudente un seme a mandorla oleaginoso, amaro. La pesca ha una tipica consisteza polposa e succosa che è dovuta all'elevato contenuto in acqua ed alla presenza di pectina. Quest'ultima è una fibra solubile che collabora alla regolazione dei livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue. Contiene zuccheri facilmente assimilabili e molti acidi organici, soprattutto tartarico, citrico e malico, i quali oltre a conferirle il particolare sapore aumentano la riserva alcalina necessaria a regolare l'equilibrio acido-basico dell'organismo. La pesca contiene inoltre molto potassio e pochissimo sodio e discrete quantità di carotenoidi, che nell'organismo si trasformano in vitamina A. E' risaputo che la vitamina A (o beta-carotene) è fondamentale per la produzione da parte del nostro corpo della melanina, la sostanza che ci fa abbronzare e che ci protegge dai raggi solari. Non tutti sanno, però, che il beta-carotene ha anche altre proprietà, ovvero quella di proteggere il nostro corpo dalla cancerogenesi indotta da agenti chimici, di rendere più acuta la capacità visiva, di rinforzare le ossa e i denti, di potenziare le difese immunitarie contro le infezioni respiratorie, contro gli elementi tossici dell'aria inquinata e contro i danni del fumo. La pesca oltre che essere consumata allo stato fresco in numerose preparazioni è largamente utilizzata nella produzione di marmellate, succhi e pesche sciroppate. In Italia l'industria conserviera di pesche occupa un posto di primo piano. Pesche in cucina ... Gialla: ha la polpa succosa e profumata, ideale per crostate, pasticcini, marmellate e conserve Noce: la sua buccia è liscia, può avere polpa bianca o gialla, si usa per moltissimi dolci Bianca: è la più dolce e la più succosa, perfetta per la macedonia, la migliore per la preparazione di bavaresi, gelati, sorbetti, budini e sufflè. Pesche in salute e bellezza ... La pesca è un frutto molto saporito e rivitalizzante. E’ consigliato dopo un pasto generoso o come rinfrescante nella stagione estiva, come ottimo dissetante. Ha un buon contenuto di vitamine A e C, è energetica, tonica, leggermente lassativa e diuretica: è uno dei frutti meglio tollerati dallo stomaco, consigliata persino nelle alterazioni della funzione digestiva. Le pesche sciroppate sono ottime per combattere il catarro dello stomaco, con le foglie di pesco in infusione nel latte caldo si fa una crema di bellezza, molto apprezzata dalle donne perché dona l’incarnato dei meravigliosi frutti. Il succo fresco è un eccellente tonico per la pelle del viso ed è anche adoperato dall’industria conserviera per svariati usi, ultimamente anche come aromatizzante; chi non conosce il té alla pesca? Non tutti sanno che... · La pesca è ricca di zuccheri e vitamine A, B, C · La pesca è un frutto rinfrescante ed energetico e leggermente lassativo. · La pesca svolge un'azione depurativa che si manifesta con l'incremento della funzionalità dei reni e dell'intestino. E' anche vermifuga, per la presenza dell'acino cianidrico. · Questo frutto, consumato da solo, condito con succo di limone e zucchero, o aggiunto al tè, è un ottimo dissetante. · La polpa di una pesca matura, schiacciata e applicata sul viso, è una vera maschera di bellezza, estremamente benefica per pelli secche, delicate e sensibili. · E' bene mangiare le pesche lontano dai pasti perché, come tutta la frutta, non facilitano la digestione se mangiate alla fine del pranzo. · Non esagerare mai nel consumo di pesche in quanto provocano gonfiore allo stomaco. · Non bere mai troppa acqua dopo aver mangiato le pesche perché si potrebbe correre il rischio di fare una grossa indigestione. Infatti l'acido cianidrico, contenuto in proporzioni infinitesimali nel frutto, è incompatibile con l'acqua. · I semi racchiusi nel nocciolo sono velenosi e quindi molto pericolosi. Per questo è bene mettere in guardia i bambini, ma anche gli adulti.Consumata fresca, ha proprietà astringenti e quindi è consigliata nella cura di diarree, soprattutto quelle dei bambini. Mangiata secca, invece, ha proprietà lassative |
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